...con la Brigata Ebraica
di Alessandro Claudio Giordano
E' importante avere memoria storica, ma per questo è essenziale "conoscere la storia" al di là del solito manicheismo nostrano al quale, per abitudine ci aggrappiamo.
Molti in queste occasioni (occasioni di memoria) cercano di appoggiare le loro convinzioni a slogans e canzoni. E devo dire che registro, con stupore, il tentativo di accasarsi da una parte o dall'altra sfruttando un simbolo o delle frasi. Mi sono sorpreso della posizione presa contro la Brigata Ebraica che è parte della storia di Liberazione.
Trovo che escluderla dalla sfilata del 25 aprile sia una scelta anti storica. E' pericolo avvitarsi su se stessi, politicizzando l'aspetto storico e mistificando qualsiasi tipo di confronto ideale. Mi sono ormai abituato al "Bella Ciao" cantato in ogni occasione ed oggi la sentiremo cantare ancora. E di questo io sono felice. A margine però vorrei precisare che questa in origine è una canzone yiddish scritta da un musicista klezmer di Odessa chiamato Mishka Tsiganoff, il cui titolo completo è "the little bag of coal", la piccola borsa di carbone. E la storia della canzone partigiana riconosce a "Fischia il vento" un ruolo più importante. Il problema però è che "era troppo comunista", perchè nata URSS nel 1938 e dedicata alla bella Katiuscia" che faceva più o meno così ""Fischia il vento / infuria la bufera /scarpe rotte e pur bisogna andar / a conquistare la rossa primavera / dove sorge il sol dell'avvenir". Da che parte stò? Certamente festeggio il 25 aprile. Perchè quella è una data importante, diciamo il simbolo della rinascita. Da lì per chi ha buona volontà e profonda umiltà (ed io sono certo di essere tra i molti) sarebbero da approfondire, oltre ai fatti, la progettualità e le tesi di allora. Così potremmo, consapevolmente, presevare la memoria storica non gravandola di un'ideolgia fatta in casa. Oggi, paradossalmente ci ritroviamo tutti a favore e tutti contro senza inibizioni di carattere ideologico e storico e questo è un peccato perchè tutto questo ci regala una visione assolutamente distorta del tempo.