GP Cina: Hamilton torna alla vittoria
da Redazione
Shangai ha confermato nell’ordine d’arrivo valori ed equilibri tra le differenti monoposto.
Diremmo allora ad oggi non esiste un favorito alla vittoria finale. Ci sono due favoriti ma anche però i presupposti perché gli altri potrebbero fare pesare l’ago della bilancia da una o dalla altra parte. ai due favoriti, Hamilton e Vettel. La truppa è piuttosto numerosa e alla regolarità di Ricciardo si alterna la follia di un Verstappen che regala emozioni, (oggi partiva sedicesimo in griglia, ha chiuso in terza) a scena aperto. Forse non è political correct, ma guida con consumato coraggio e tanto basta. I due Finlandesi? Magari avessero tanta grinta, spesso sembra corrano in altre scuderie o non abbiamo ordini di scuderia da difendere. Il secondo posto conquistato avrebbe potuto essere un primo ma, qualcosa non ha funzionato e verosimilmente Seb ha perso la gara quando in regime di Safety Car si è accodato al compagno di squadra perdendo la grande occasione di un confronto diretto con Hamilton. Il resto? Il gap tecnico tra il gruppo delle prime tre scuderie ed le altre è una voragine. Non bastano le individualità per colmare le differenze meccaniche. L’italiano? Giovinazzi paga l’inesperienza e la macchina, non performante. Ha bisogno di tempo per crescere ed infilare gare. L’esperienza ed il tempo lo aiuteranno.